7 dicembre 2024

Quattro decenni alle spalle e un presente che parla di 350 dipendenti, circa 50 milioni di fatturato al 2024 (+35% rispetto allo scorso anno) e una marginalità operativa che si attesta intorno ai 7,5 milioni (+30%). La Techfem di Fano, nelle Marche, celebra il suo 40° anniversario, un traguardo che arriva dopo un lungo percorso caratterizzato da progetti innovativi nel campo dell’energia e della decarbonizzazione, da collaborazioni con le università, i centri di ricerca e con le migliori menti del Paese. Nata come società indipendente specializzata nella progettazione di sistemi per il trasporto di fluidi energetici, l’azienda ha saputo evolversi affrontando le sfide della transizione energetica e della sostenibilità, che l’hanno portata a consolidarsi come punto di riferimento nell’ingegneria multidisciplinare e nella gestione di progetti complessi.

Oggi, Techfem, attore di primo piano nel settore energetico, con una forte propensione all’innovazione e alle strategie green, punta a crescere ancora. Dopo gli oltre 100 nuovi collaboratori inseriti quest’anno di cui circa un terzo donne, incidenza particolarmente elevata trattandosi di una società di ingegneria, c’è in programma di raggiungere le 400 unità entro il 2025, con un focus su contratti a tempo pieno e indeterminato. “Continuiamo ad investire sulle persone. La valorizzazione del talento, la promozione di una cultura della sicurezza e del benessere rappresentano asset fondamentali per il nostro sviluppo e per la qualità del lavoro”, afferma Federico Ferrini, CEO della S.p.A., che partendo dal suo headquarter di Fano ha ampliato la propria rete di uffici in Italia e all’estero, con sedi a Lamezia Terme, Torino, Bologna, e in paesi come Albania e Grecia.

Questo percorso di espansione ha reso la società partner privilegiato di grandi gestori di reti energetiche e consorzi internazionali, in particolare nei settori dell’idrogeno e della carbon capture. Fondata nel 1984 da Francesco Ferrini, ex manager e già dirigente di Snamprogetti in fuga dal posto fisso, Techfem si è subito affermata come una realtà all’avanguardia, ponendo l’accento su etica, sicurezza dei lavoratori, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Questi valori sono stati portati avanti dal figlio Federico, in azienda dal 2006 dopo esperienze in un’altra realtà dello stesso settore in UK e a Milano.

La sua gestione ha saputo unire i principi tradizionali dell’impresa con l’evoluzione organizzativa e l’innovazione, dimostrando come la sinergia tra generazioni possa rappresentare un vantaggio competitivo. Negli ultimi 13 anni la società ha decuplicato il fatturato passando da poco più di 5 mln del 2011 ai circa 50 mln attesi del 2024. Il numero di dipendenti nello stesso periodo è passato invece da 50 a oltre 350. Sotto la nuova guida, Techfem ha investito in progetti pionieristici come la prima centrale per la produzione di idrogeno verde nel Sud Italia, a Lamezia Terme, e ha partecipato a importanti iniziative quali il progetto Hydrogen Valley nelle Marche, finanziato dal PNRR. L’azienda ha anche acquisito e completato con successo progetti di pre-commissioning in Grecia, Albania, Serbia, Argentina e si è consolidata nel mercato europeo con le campagne operative in Danimarca, Polonia e Germania. Techfem sta inoltre ampliando le sue attività nel Nord Africa, per rispondere alla crescente domanda di infrastrutture energetiche stimolate dagli investimenti del Piano Mattei.

E l’innovazione continua a essere il motore della società, con lo sviluppo di soluzioni di digital twin per la progettazione e gestione integrata degli asset e la supervisione da remoto delle infrastrutture energetiche. “Siamo impegnati nella transizione energetica, puntando sulla produzione e distribuzione di idrogeno, fondamentali per l’industria e la mobilità sostenibile – prosegue Ferrini. – La nostra missione è contribuire alla decarbonizzazione e allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative che rispondano alle sfide ambientali globali”. Tra i progetti più innovativi in corso, la realizzazione di impianti per la cattura e il riutilizzo della CO2 e di sistemi per la produzione di e-fuel, come la catalisi avanzata per la creazione di combustibili sostenibili.

Lo scorso 28 novembre l’azienda ha ospitato clienti, fornitori, associazioni, banche nell’annuale Stakeholder Engagement Meeting finalizzato all’acquisizione degli input utili alla definizione della Matrice di Materialità 2025 ed alla presentazione del terzo Bilancio di Sostenibilità: “Dal 2021 il nostro Comitato ESG rendiconta le performance dell’azienda sulle componenti ambientale, sociale e di governance e definisce gli obiettivi di miglioramento continuo in accordo ai 17 SDG dell’Agenda 2030 dell’ONU”, conclude il CEO Ferrini, che ha creduto già in tempi non sospetti sulla possibilità di creare valore con la sostenibilità ed ha investito sullo sviluppo di un piano industriale trasformativo per Techfem. L’azienda è inoltre Value Chain Leader di Open-es, una piattaforma che valuta la performance ESG della filiera, impegnandosi attivamente con i fornitori per promuovere pratiche responsabili lungo tutta la catena di approvvigionamento. Il futuro si presenta dunque ricco di opportunità e sfide. L’obiettivo è quello di continuare a guidare l’innovazione nella transizione energetica e digitale, sfruttando le nuove tecnologie, la sostenibilità e la crescente domanda di infrastrutture energetiche, per consolidare la propria leadership a livello globale.