Comunicato stampa – 13 ottobre 2024

Teleriabilitazione, robotica, intelligenza artificiale. Il futuro è adesso all’Inrca, che ieri ha organizzato ad Ancona, nell’ambito del G7 Salute, l’incontro dedicato a “Invecchiamento attivo o invecchiamento reattivo”. Alla Loggia dei Mercanti del capoluogo dorico importanti personaggi del mondo della ricerca scientifica e gli interventi del governatore regionale Francesco Acquaroli e del vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini. “Il G7 ha parlato di longevità attiva che significa invecchiare in buona salute – ha detto Maria Capalbo, direttore generale dell’Inrca – Inrca lavora su vari aspetti: sulla parte biomedica, di laboratorio, di ricerca, ma anche da un punto di vista socio economico di promozione alla salute e ai corretti stili di vita, sulla sanità di prossimità, la presa in carico del paziente e sull’innovazione digitale. Stiamo attuando modelli di sanità di prossimità, di cure domiciliari attraverso l’intelligenza artificiale e la telemedicina”. Tra i relatori anche il rettore dell’Univpm, Gian Luca Gregori, il presidente di Italia Longeva, Roberto Bernabei, Mario Pesaresi, presidente Fondazione Marche Ac75, Franco Enrichens, project manager del Pon Gov Cronicità di Agenas, Domenico Scibetta, project leader dell’Osservatorio Buone Pratiche Federsanità – Agenas – Anci. Tra i professionisti Inrca sono intervenuti Fabiola Olivieri, direttrice del Centro Tecnologie dell’Invecchiamento, Roberto Antonicelli, direttore di Cardiologia e da anni impegnato nello sviluppo della telemedicina, e il direttore del reparto di Geriatria, Antonio Cherubini. Le Marche rappresentano una delle aree più longeve d’Italia e d’Europa. A livello nazionale, siamo la terza regione in Italia per aspettativa di vita, secondo i dati ISTAT del 2023. Nella nostra regione, la popolazione vive in media fino a quasi 84 anni, in linea con la Toscana. Meglio di noi fanno solo le Province autonome di Trento e Bolzano, e la Lombardia.

Vari, appunto, i progetti europei e ministeriali che vedono l’Istituto protagonista. C’è il progetto Recoveryfun, che si occupa di teleriabilitazione basata sulla realtà aumentata per supportare il recupero e il mantenimento delle abilità funzionali tra gli anziani, oppure il progetto E-Vita che prevede l’interazione del paziente con un coach virtuale capace di dispensare consigli sull’alimentazione, sull’esercizio fisico o sul sonno. E c’è anche il progetto Dheal-com per sviluppare tutte le tecnologie digitali necessarie per rafforzare la Medicina di Prossimità. L’evento, patrocinato dal Comune di Ancona, è stato molto partecipato. L’obiettivo era quello di promuovere una riflessione approfondita su come garantire un invecchiamento sano, attivo e dignitoso, di dare la possibilità alle persone di età avanzata di continuare a vivere in modo indipendente, partecipando alla vita sociale ed economica del paese, riducendo al contempo il peso delle malattie croniche e della disabilità. “Un focus su come garantire assistenza sanitaria e sociale adeguata a una popolazione che è destinata a vivere fino a 100 anni. Noi partiamo dall’esperienza di Inrca e dal modello Marche che ha cercato di sostituire alcune carenze che derivano dalla cronica mancanza di medici per il servizio sanitario. A fronte di 300 medici che mancano nelle Marche, ad esempio, viene sopperita dal progetto Inrca dei Punti Saluti. Stiamo studiando i Punti Salute 2 con l’impiego di robot per la dialisi a distanza e e l’intelligenza artificiale per monitorare tutti i parametri”. L’INRCA, già da diverso tempo, ha intrapreso una strategia di diffusione capillare sul territorio, attivando i Punti Salute per rispondere alle esigenze di una popolazione in progressivo invecchiamento e per mantenere i servizi nelle zone colpite dallo spopolamento, sfruttando la telemedicina, la telerefertazione e postazioni tecnologicamente avanzate gestite da personale qualificato. Anche questi interventi permettono alle Marche di essere riconosciute, come confermato da numerosi studi scientifici, come una regione in cui la qualità della vita e dell’invecchiamento è particolarmente alta.