In occasione del WeWorld Festival, l’azienda giapponese ha contribuito alla realizzazione di due mostre fotografiche incentrate sulle condizioni delle donne in Italia e nel mondo
Milano, 16 maggio 2024 – Inclusione, equità e valorizzazione della diversità sono alcuni dei punti cardine alla base della filosofia Canon. In linea con questi principi, il brand giapponese ha deciso di sostenere l’organizzazione no profit italiana indipendente WeWorld, attiva da oltre 50 anni in 27 paesi con progetti rivolti a persone ai margini, geografici e sociali, promuovendo lo sviluppo umano ed economico.
Dal 17 al 19 maggio a Base Milano torna WeWorld Festival, evento che attraverso talk, musica e arte vuole portare un messaggio di parità tra i generi e superamento degli stereotipi. All’interno di questa manifestazione Canon ha contribuito alla realizzazione di due mostre fotografiche, mettendo a disposizione la sua tecnologia all’avanguardia. Tutti gli scatti, che testimoniano le condizioni di disuguaglianza delle donne in Italia e nel mondo, sono realizzati con le sue soluzioni di stampa grande formato Arizona e Colorado.
La prima esposizione “Dreaming of Zeno” mette in mostra le foto di Annalaura Cattelan, vincitrice della menzione WeWorld al Premio Ponchielli promosso dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale). Con la curatela di Raffaele Vertaldi, gli scatti raccontano un percorso difficile, ma a lieto fine, che due donne, unite civilmente, hanno dovuto affrontare per diventare madri. La coppia ha dovuto recarsi a Barcellona per poter ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, vietata in Italia ai genitori dello stesso sesso.
La seconda mostra “I Want You to Know” della fotografa Gaia Squarci – realizzata con la curatela di Veronica Nicolardi, direttrice del festival internazionale di fotografia Cortona on the Move – racconta invece come le donne keniote siano colpite in modo sproporzionato dalle sfide ambientali in quanto, rappresentando la maggior parte dei poveri del mondo, sono più dipendenti dalle risorse naturali minacciate. Protagonista è Sereti Nabaala, attivista keniota Maasai impegnata nella lotta per i diritti delle donne, marginalizzate dalla sfera politica anche nel campo climatico. Entrambe le esposizioni saranno inaugurate il 17 maggio.
“Le mostre rispecchiano a pieno i principi che Canon ogni giorno si impegna a portare avanti – afferma Daniela Valterio, Sustainability, Environment & Product Safety Manager di Canon Italia -. Questi scatti ci permettono di riflettere su disuguaglianze e pregiudizi che ancora oggi esistono nei confronti delle donne in ogni parte del mondo. La nostra azienda crede fermamente nei valori dell’equità e dell’inclusione. Il nostro obiettivo è quello promuovere il rispetto tanto all’interno dell’azienda quanto verso le comunità in cui operiamo. A guidare il nostro operato è infatti il temine giapponese “Kyosei”, che vuol dire “vivere e lavorare insieme per il bene comune”.
“È evidente come le immagini abbiano il potere di promuovere l’integrazione e la parità di genere – prosegue Daniela -. Sono in grado di raccontare storie e possono essere un importante strumento per diffondere la cultura del cambiamento. Queste mostre legano due tematiche che a Canon stanno particolarmente a cuore: il superamento degli stereotipi di genere e la sostenibilità ambientale. Per questo siamo orgogliosi di supportare un progetto così significativo”.